Generale italiano al servizio degli Asburgo. Nel 1625 esordì in Germania
nella carriera militare, sotto le bandiere di un suo parente, durante la guerra
dei Trent'anni. Combattendo contro gli Svedesi, fu catturato nel 1639 e rimase
alcuni anni in prigionia a Stettino, durante i quali approfondì i suoi
studi sull'arte bellica. Liberato nel 1642 rientrò in Italia, ma ben
presto tornò a servire l'Impero nelle guerre condotte a favore di Polonia
e Danimarca contro la Svezia (1658-60). Nel 1661 fu inviato contro i Turchi, che
sconfisse nella celebre battaglia di San Gottardo sulla Raab (1664). Nel 1668 fu
nominato presidente del Consiglio aulico di guerra e, rispettivamente nel 1673 e
nel 1675, condusse due campagne sul Reno contro il visconte di Turenne e Luigi
II di Borbone principe di Condé. Creato principe dell'Impero, morì
a Linz in seguito a un infortunio. Come teorico dell'arte bellica lasciò
numerosi trattati, di cui ricordiamo
Trattato della guerra (1642),
Arte militare (1653) e il più famoso
Della guerra col Turco in
Ungheria (1670). Piuttosto conservatore sia come tattico (sottovalutò
l'importanza delle armi da fuoco) sia come stratega, fu però il primo ad
introdurre l'ordine di battaglia conosciuto nel XVIII sec. col nome di
ordine
obliquo (Castello di Montecuccolo, Modena 1609 - Linz 1680).